20 MAGGIO 2021

Recovery Plan, green e fonti rinnovabili

L'articolo su dailyveronanetworl.it

Elia Cubi, Sales Manager di Cubi SRL è intervenuto stamattina ai microfoni di Radio Adige Tv per parlarci del Recovery Plan, in vista del quarto appuntamento della Settimana Veronese della Finanza di stasera, durante il quale si parlerà di energia, green e fonti rinnovabili.

Energia, sostenibilità e ripartenza. Questi i temi di cui si parlerà stasera, dalle 18, durante il quarto appuntamento della 15^ Settimana Veronese della Finanza, dedicato proprio al settore energetico, al green e anche al Recovery Plan: il pacchetto di progetti che ogni Paese europeo dovrà presentare a Bruxelles per ottenere gli aiuti del Recovery Fund. Nella bozza del piano italiano è previsto l’investimento di 74 milioni nella cosiddetta “rivoluzione verde”. Ne abbiamo parlato con Elia Cubi, Sales Manager di Cubi SRL.

«Sicuramente è stato un anno difficile e vediamo il 2021 con più speranza. Siamo riusciti a gestire la situazione covid in maniera costruttiva, anche perchè avevamo una responsabilità lavorando con società come Agsm, Enel, Dolomiti Energia e con Gruppo Pederzoli e abbiamo tenuto sempre aperto. Dal punto di vista psicologico per i ragazzi è stato difficile» ha detto Cubi.

«Speriamo di poter utilizzare i fondi in modo corretto. Dal punto di vista del green, il primo problema è la parte burocratica: bisognerà cercare, con l’applicazione del 110%, di semplificare il più possibile e andare subito in proroga minimo al 2024 o 2025, in modo che sia investitori che privati possano avere una visione sul lungo periodo. Il secondo problema, quindi, sono le tempistiche. Il terzo è che questo 110 % va usato anche in ambito industriale».

Sui primi passi da compiere una volta arrivati i fondi: «In questo momento sono abbastanza negativo, nel senso che bisogna cambiare completamente marcia. Sarebbe fondamentale puntare sul green, perché è un’esigenza per tutti e perché creerebbe ritorno di lavoro in tante categorie. La parte fondamentale però è quella burocratica. – ha spiegato Cubi – Bisogna che gli enti capiscano che chi presenta progetti di riqualificazione energetica lo fa per creare lavoro e non deve più essere vista come un’opzione, ma un’integrazione degli impianti. Abbiamo realizzato 6 MegaWatt in autoconsumo, principalmente in Veneto, dove abbiamo portato industrie e aziende ad autoconsumare energia arrivando al 70% dell’efficienza. Questo Recovery Fund deve aiutare a formare un atteggiamento costruttivo nell’arrivare a un’indipendenza energetica.

Noi stiamo cercando di analizzare con attenzione le regole che escono e ad oggi sul 110% non abbiamo avuto ancora regole definite. Noi seguiremo le regole nazionali e regionali e daremo tutte le opzioni ai nostri clienti per essere sempre competitivi. Noi abbiamo perso una posizione rispetto al green e dovremmo essere al posto anche solo per capacità: con il vento, il mare, il sole e le possibilità delle nuove tecnologie, ma siamo rimasti indietro. Il Recovery Fund deve aiutare questi settori, ma non drogandoli come è successo in passato.